Tour sul Golfo

10-06-12

Home
Su
Percorsi
Monte Muzzerone
Tour sul Golfo

                                          

 

 

                         ALTA  VIA  DEL  GOLFO  DELLA  SPEZIA    ( AVG )

 

L’amico Giorgio Bendinelli, noto sportivo, socio del Panathlon Club della Spezia, consigliere del Basket Spezia Club (A1 Femminile), escursionista “ di lungo percorso ”, ci ha inviato un’interessante proposta di un viaggio. Si tratta di una buona camminata nell’ambito locale che prevede il percorso con relativa riscoperta dell'interessante e panoramico itinerario che si snoda sulle colline che vanno da Bocca di Magra a Portovenere.

Seguirà quindi la sintetica descrizione dell’itinerario corredata da significative immagini.

Partiamo.

 

Tre viandanti sull'Alta Via del Golfo della Spezia

 

 

                  Tre viandanti sull'Alta Via del Golfo della Spezia

E' questo il racconto di un piccolo viaggio a piedi di tre amici, che hanno voluto percorrere quell'insieme di antichi sentieri, che si inseguono sui crinali dei monti e delle colline che circondano il golfo della Spezia, per una lunghezza di circa 45 km, descrivendo un'ampia U rovesciata, ai cui estremi, degradando fino al mare, si trovano Bocca di Magra (a levante) e Portovenere, (a ponente).

E' nostro intendimento, più che perseguire un'impresa sportiva, effettuare una escursione conoscitiva dei luoghi, degli ambienti naturali e delle tracce storiche, senza trascurare gli incontri con le persone.

Il programma prevede quattro tappe consecutive, con pernottamenti lungo la via.

 

1a tappa: Bocca di Magra / Pugliola.

Zaino in spalla, si parte dalla vecchia piazza delle corriere ai margini dell'abitato, si costeggia il parco della Villa Romana e quello del castello Fabbricotti,

                                               

con il convento dei Carmelitani Scalzi e, di buona lena, si raggiunge Montemarcello (mt. 260),

adagiato sulla sommità più meridionale del promontorio del Caprione, con splendido panorama sul Mar Ligure (ad ovest) e sulle Alpi Apuane (ad est).

 

      

Dopo un breve giro per il paese, svoltato l' angolo,

seduta sulla porta di casa, ben avvolta in scialli di lana colorati, incontriamo Velia, intenta a legar mazzetti di origano e finocchio selvatico. I mazzetti vengono offerti ai viandanti in cambio di un piccola offerta. E' l'occasione per raccontarci di quell'unica volta in cui anch'ella si recò a Portovenere in gita con il marito, tanti, tanti anni fa... dei 56 felici anni di matrimonio e dell'orologio che il marito le affidò poco prima di morire e che, da allora, è sempre rimasto al suo polso.

 

 

 

 

 

Si scende quindi in direzione di Ameglia, con vista sul fiume Magra e,

giunti al cimitero ci fermiamo per un saluto all'amico Aldo Cantini,

socio storico del Panathlon e del Cai, grande sportivo, praticante svariate specialità ad alto livello, anche se in forma non professionale, come ciclismo, canottaggio, sci alpino, scialpinismo, sci di fondo, trekking ed escursionismo. Un vero panathleta!

Fu compagno prezioso di Giovanni Spinato, anch'egli socio storico di Panathlon e Cai, autore delle più importanti guide dei sentieri della Spezia e della Cinque Terre e, per ultima della Guida dell'Alta Via del Golfo della Spezia, che fu pubblicata con l'apporto determinante del nostro club. Spinato, mentre insieme rivedevamo le bozze, rimaste nel cassetto per oltre dieci anni, mi disse che la spinta decisiva a porre mano all' AVG, acronimo di Alta Via del Golfo della Spezia, gli fu data da Aldo e, che anche la denominazione gli fu da lui suggerita. Ora che entrambi ci hanno lasciato, mi pare opportuno rendere questa testimonianza. Va da sé che la guida e le relative cartine occhieggiano dai nostri zaini e ci confortano nella scelta dell' itinerario, mentre si riprende il cammino in ripida ascesa verso Monte Murlo (mt. 361), dove si trova l'Orto Botanico.

                                                   

Si percorre in discesa il bosco di pini marittimi e querce e si raggiunge Zanego in località Quattro Strade.

            

                                 

Questo era il luogo in cui i reggenti dei paesi di Ameglia, Montemarcello, Barbazzano e Portesone, si riunivano per discutere e decidere le questioni di comune interesse. Si risale quindi verso il monte Rocchetta e,

   

                 

poco prima della vetta, in località sella di Monte Rocchetta (mt. 316) si scende a sinistra verso La Serra,

    

     dove una volta attraversato l'abitato,

                          

è doverosa una sosta "Dar Magasin", il circolo - bar del paese.

 

    

Per strada carrozzabile si raggiunge la località Bellavista, si attraversa l'abitato di Barcola e si sale a Pugliola.

Giunti al circolo Arci, con un buon bicchiere di vino rosso toscano si conclude la nostra tappa.

 

A sera,  

                            

ceniamo all' agriturismo Campo di Già, gustando i deliziosi sgabei alle nocciole e lardo di Colonnata, che Miriam amorevolmente prepara e Maurizio discretamente serve al tavolo. 

Pernottamento al bed & breakfast   I Lecci, a poche centinaia di metri di distanza.

 

Tempo impiegato, comprese soste: 7 ore e 30'. Tempo di percorrenza effettivo: 5 ore e 50'.

 

2a tappa: Pugliola / Monte Albano

 

Si attraversa la strada provinciale e si sale sulle pendici del Monte Canarbino, entrando nel bosco subito dopo le ultime case, affacciate su Cerri; si raggiungono  in salita i resti di postazioni militari e la ex-casa militare (o del colonnello), da cui si gode una splendida vista su Lerici ed il golfo.

            

  

 

Si transita, quindi, per la sella di Pin Bon (mt. 183), nei pressi di Pitelli e, per Pietralba,

   

si giunge a Baccano d'Arcola (mt. 155), con breve sosta ai piedi del monumento a Giuseppe Mazzini.

     

Si scende sul tracciato della Via Romana Antica al valico del Termo (mt. 44). Si percorrono circa 200 mt della statale Aurelia in direzione Sarzana e si svolta a sinistra in via del Monte e si sale per una strada/scalinata ripida fino alle case in località "il Monte",

                                                     

con la bianca chiesetta di S. Antonio  (mt. 218),

 

                                           

ben conservata e curata da Antonia e Guido, che abitano a poche decine di metri e ne custodiscono la chiave.

E' valsa la pena una sosta nella cantina di Guido,

  

dove abbiamo potuto assaggiare il vino nuovo, appena stillato dalla botte, e l'olio, conservato in una specie di sancta-sanctorum, a cui si accede dalla cantina, attraverso una minuscola porta di ferro. Al suo specifico invito, ho intinto la punta dell'indice nell'olio... per procedere alla degustazione. Sarà stato il luogo, sarà stata la cordiale accoglienza... ma quel sapore mi è rimasto nel cuore! Ripresa la via,si scende a S. Venerio Castello (mt. 150) e

 

 

 

 

 

 si scende a S. Venerio Castello (mt. 150) e, percorrendo l'antica mulattiera di

                 

Via della Fonte, si giunge nella nuova piazza Da Verazzano a Carozzo, belvedere sul golfo e sulla città, dove sostiamo per quattro chiacchiere con un gruppetto di pensionati.

    

Per strada asfaltata, scendiamo al valico di Buonviaggio,

                                                  

dopo una piacevole sosta alla baracca-osteria Spadoni.

                          

Qui si attraversa la strada provinciale, nei pressi del monumento alla madonnina dei ciclisti, e si sale a Valeriano (mt. 228), dove finalmente riusciamo a gustare un buon caffè.

             

Dopo circa 3 km in salita, in buona parte per strada asfaltata, poco prima del forte di Monte Albano (mt. 341), si raggiunge il bivio dove è posto il nostro arrivo.

 

                                                 

 Cena e pernottamento in località Marinasco all' agriturismo "All'isola che non c'è"  accolti gentilmente da Cristina.

                                         

Successivamente avremmo scoperto, con gran stupore, che la bionda Cristina, nostra concittadina, altri non è che  Michelle Ferrari, una delle più apprezzate e conosciute pornostar a livello nazionale...

 

 

Tempo impiegato, comprese soste: 8 ore. Tempo di percorrenza effettivo: 5 ore e 20'.

 

 

3a Tappa: Monte Albano /Biassa

 

Si riparte dalla sella est di Monte Albano, attraverso la strada del Grugno, si incontrano le Case Ratti, indi la località Pianazza.

                                                        

Dopo circa 250 metri a destra c'è la variante AVG2 per la Costa dei Bravi, che costeggia il Forte Castellazzo sul lato Nord. Noi preferiamo proseguire in direzione di Sarbia e salire a Case Castellazzo (l'antica Vesigna, i cui abitanti, dopo la distruzione del castello, scesero verso il mare e fondarono, al Poggio, il primo nucleo di Spezia), per godere di splendida vista sulla città ed il golfo.

          

Scendiamo a Costa di S. Lucia, con breve visita alla chiesa,

                              

   

recentemente consolidata ed in attesa di un definitivo restauro. Un salto veloce al circolo di Stra  per un buon caffè offerto dall' amico Luciano.

                                

Al valico della Valdurasca, imbocchiamo la mulattiera che porta alla chiesa di S. Stefano a Marinasco

     

(antica Pieve della podesteria di Carpena, costruita nel X° secolo d.c.)( mt. 243), dove incontriamo il parroco Don Gino Rossi, con il quale scambiamo quattro parole su temi storici locali, di comune interesse.   Rapidamente

       

si scende al passo della Foce (mt. 235), si attraversa la via Aurelia, si risale attraverso le località Sommovigo, S.Anna, Nevea, Bersedo e Vignale Alto  (mt. 375). Dopo circa 100 metri di asfalto, a sinistra, si entra nel bosco e si risalgono le pendici dei monti Biassa (mt. 623) e Parodi  (mt. 664) per giungere sulla strada carrozzabile alla quota di mt. 622.

                                                                

Si prosegue su strada asfaltata per un lungo tratto pianeggiante, attraversando la Sella di Carpena, con sosta all'osteria Paradiso, dove lo squisito oste Giovannone ci offre un corposo bicchiere di Montepulciano Rosso.

                              

Giunti al grande intaglio nella roccia nei pressi del forte Bramapane (mt. 626), lasciamo la vista del golfo per affacciarci, dall'alto, sul Mar Ligure prospiciente le Cinque Terre. Si scende rapidamente sul sentiero n° 1, in direzione Portovenere, al Colle del Telegrafo  (mt. 515), quindi, quasi in piano, si transita per Monte Fraschi, Monte Madonna, e, nei pressi della chiesetta di S. Antonio  (mt. 511), si svolta a sinistra e, percorrendo una bella e integra scalinata in arenaria, si giunge a Biassa .

 

 

Cena e pernottamento  all'agriturismo Fattorie Bedogni Von Berger a Proffiano,  provvisto di splendida piscina con vista sul golfo.

    

Tempo impiegato, comprese soste: 7 ore e 50'. Tempo effettivo: 5ore e 50'.

 

4a tappa: Biassa / Portovenere

 

 Dal centro del paese ci dirigiamo in direzione sud-est, transitiamo davanti al cimitero e ci inerpichiamo per la ripida mulattiera che ci porta alla sella Gesuela  (mt. 496), dove incontriamo a sinistra il bivio che porta sulla cima del monte S.Croce (mt. 541).

        

Dopo circa mezz'ora giungiamo a Campiglia  (mt. 400) e ci immettiamo nuovamente sul sentiero n° 1, che lasciamo in località Bocca del Cavallin, per imboccare la Strada Militare del Monte Castellana.

    

Posti di ristoro sull'itinerario, a CAMPIGLIA : Trattoria La Lampara, Piccolo Blu (food & rooms), Locanda Tramonti (3 Camere doppie e 2 Appartamenti, finiture di lusso)

Sul tracciato di una vecchia mulattiera saliamo al rifugio di Monte Castellana  (mt. 449), più conosciuto con il nome di "rifugio dei Vigili Forestali".

          

Qui un'enorme masso di arenaria, ben spianato e circondato da altri pietroni disposti a panca, ci accoglie per un frugale pasto.

Si transita poi per il grande balcone ai piedi delle enormi cave, con splendido panorama sul golfo e con la vista dei monti e delle colline, che disegnano il profilo dell' itinerario da noi compiuto fino ad oggi, dalla Punta Corvo a Campiglia.

       

In parte sull'ampia sterrata, denominata Strada dei Marmi, ed in parte per il sentiero nel bosco, che scende verso i Bondoni, raggiungiamo la Sella Derbi  (mt. 190) e ritorniamo sul sentiero n° 1, che percorriamo integralmente fino a Portovenere, transitando alle falde del Monte Muzzerone (mt. 496), nei pressi della Palestra di roccia.

 

Non ci attardiamo a descrivere questa parte dell'itinerario, che offre aperture panoramiche mozzafiato, essendo il percorso ben descritto in tantissime pubblicazioni e ben noto agli escursionisti e non solo ad essi.

                       

Il nostro viaggio si conclude in Piazza Bastreri a Portovenere, ai piedi del Castello Doria .

                 

                                

Mi sono stati amabili compagni di viaggio : Riccardo Paita e Gianmarco Simonini, con i loro fidi Miù, piccola e sbarazzina e Oscar, vigile e sornione fox-terrier.

                                                                    

                        Riccardo Paita                                                                                  Gianmarco Simonini

 

Tempo impiegato, comprese soste: 7 ore e 20'. Tempo di percorrenza effettivo: 4 ore e 50'

Tempo di percorrenza effettivo dell'intero viaggio: 21 ore e 40'

 

In alternativa:

Il percorso può essere coperto in 3 tappe:      1a -  Bocca di Magra / Pietralba (Baccano) in 7 ore,

                                                                      con pernottamento al b&b Butterfly (su strada)

                                                                      2a - Pietralba / La Foce in 6 ore e 30',

                                                                      con pernottamento all'albergo Nella (su strada)

                                                                      3a - La Foce / Portovenere in 8 ore e 30'

 

                                                                      Per un totale di 22 ore

 

Per camminatori esperti ed allenati,

Il percorso può essere coperto in 2 tappe:     1a - Bocca di Magra / Montalbano in ore 9 circa,

                                                                     con pernottamento al b&b Il Torchio (su strada)

                                                                     2a - Montalbano / Portovenere in ore 9 circa

 

                                                                     Per un totale di 18 ore circa

 

 

 


 

 

 

Home | Su | Percorsi | Monte Muzzerone | Tour sul Golfo

Ultimo aggiornamento: 18-02-07