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CANZONE DI TRAMONTI
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O bel Tramonti Corron le donne
Tutto ridente Scalze e decise
E risplendente
Arse ed intrise
Al sole d'or.
Di gran sudor
Da te si vede Su per le rupi
L'immenso mare
Di poggio in poggio
Che fa sognare E fanno sfoggio
Felicita'.
Di lor vigor
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Sulle tue coste
S'en resta l'uomo
Alte e scoscese Nella cantina
Vive il Biassese
Ove in sordina
Agricoltor
Gusta il suo vin
Cresce il vigneto Quindi si adagia
Dall'alto in basso
Sul suo paglione
Tra sasso e sasso
Ma ohimè! il forcone
Sugli erti pian. Per lui sarà
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Produce l'uva
"Pineda" bella,
Rara e squisita
Col tuo bel sole
Che tiene in vita
Sembri di viole
Chi la gusto'
Un prato in fior.
Frutto che infatti
"Fossola"bruna,
Tutti i mattini
L'Angel custode
A gran cestini
Ti vede, e t'ode :
Scende in città
Ti guarda ognor
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"Monestaròli" !
"Navone" triste!
Dolce vin santo
Un dì lontano
Pesci ad incanto Tu eri sano
Ci sai donar
Ora non più'
"Veo e Rebòi" "Pèrsico gaio !
Voi siete il riso
Luogo divino
Di un paradiso
Per il tuo vino
Tra noi quaggiù
Che allegra i cuor
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Fresco "Nozzano", O fortunata
La tua fontana Gente di Biassa,
Dà un'acqua sana Tua vita passa
Che ugual non v'è
Senza dolor.
"Schiara adorata ! Sotto il bel cielo
Col tuo bel santo Del tuo Tramonti
Tu sei l'incontro
Con le sue fonti,
Dei forestier.
Non morrai più!…
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CANZONE DEL VINO DI
TRAMONTI
Se tua cura fai del vino
Muove al canto e all’allegria
Di quel vero, genuino,
Anche al buio in galleria
Sia dottor che farmacisti
E fa sì che l’occhio veda…..
Non saprai di averli visti.
Quel di "Fossola" e "Pineda".
Se ti turbano gli affari
Sopra il "desco" a S. Martino
E non corrono i denari, Odi il canto del tuo vino:
Bevi il "Pèrsico" o il "Navone"
Bianco e nero son fratelli
E ne avrai consolazione.
Ma riuniti son ribelli.
Se poi passi al "tendoèse"
La vecchiaia è un brutto male:
Le fatiche si son rese;
Non guarisce a medicine
Se tua vita si fa amara
Ma con quel delle cantine,
Vi rimedia quel di "Schiara". Che i cent’anni ti darà.