Santa
Caterina di Alessandria è la Santa patrona di Campiglia, a Lei è dedicata la
Chiesa nella piazza del paese, che come menzionato nelle note storiche, il primo
riferimento della Chiesa di Campiglia dedicata alla memoria della Santa, risale
al 1326. Questa è la Caterina inafferrabile, senza notizie sicure della vita e
della morte. Ed è la Caterina onnipresente in Europa, per la diffusione del suo
culto, che ha poi influito anche sulla letteratura popolare e sul folclore.
Parlano di lei alcuni testi redatti
tra il VI e il X secolo, cioè tardivi rispetto all’anno 305, indicato come
quello della sua morte. Ed ecco come emerge la sua figura da questi racconti
pieni di particolari fantasiosi. Caterina è una bella diciottenne, figlia di
nobili e vive ad Alessandria d’Egitto. La fanciulla aveva studiato presso le
scuole pagane dell'epoca, filosofia, retorica, poesia, musica, fisica,
matematica, astronomia, medicina. La sua bellezza, la sua cultura straordinaria
per l'epoca, la sua origine aristocratica e la sua etica non le impedirono di
farsi cristiana e di farsi battezzare.
Qui, nel 305, arriva Massimino Daia, nominato
governatore di Egitto e Siria (che si proclamerà “Augusto”, cioè imperatore, nel
307, morendo suicida nel 313). Per l’occasione si celebrano feste grandiose, che
includono anche il sacrificio di animali alle divinità pagane. Un atto
obbligatorio per tutti i sudditi, e quindi anche per i cristiani, ancora
perseguitati. Caterina si presenta a Massimino, invitandolo a riconoscere invece
Gesù Cristo come redentore dell’umanità, e rifiutando il sacrificio.
Massimino allora convoca un gruppo di intellettuali alessandrini, perché la
convincano a venerare gli dèi. L'imperatore per allontanarla dal cristianesimo
diede ordine a cinquanta sapienti di discutere con lei e di confutare le
argomentazioni cristiane di Caterina. Il loro tentativo cadde nel vuoto, anzi al
contrario, i sapienti come gli altri dello stesso ambiente vicino
all'imperatore, credettero in Cristo, come pure si convertì la moglie stessa
dell'imperatore. Per questa conversione così pronta, Massimino li fa
uccidere tutti, poi richiama Caterina e le propone addirittura il matrimonio.
Nuovo rifiuto, sempre rifiuti, l'imperatore vide che le
parole non bastavano e che questi tentativi erano risultati vani, ricorse al
martirio e ordinò di costruire delle ruote su cui erano conficcati chiodi e
punte di coltelli. Ma nonostante questo orribile martirio la Santa resistè, non
cedette. Un nuovo miracolo salva la giovane, che poi viene decapitata: ma gli
angeli portano miracolosamente il suo corpo da Alessandria fino al Sinai, dove
ancora oggi l’altura vicina a Gebel Musa (Montagna di Mosè) si chiama Gebel
Katherin. Questo avviene il 24-25 novembre 305. In occidente la personalità, il martirio ed il rapporto della
Santa con il Sinai cominciarono a diffondersi quando Simeone il
Pentaglotta trasportò alcune reliquie della Santa a Rouen ed a Treves, in
Francia. La fama della Santa si diffuse rapidamente in tutta l'Europa ed il
Sinai divenne conosciutissimo come Monastero di Santa Caterina.
Contemporaneamente ingenti aiuti economici cominciarono ad affluire al Sinai e
donazioni in immobili e possedimenti vennero offerti dai Paesi europei. "Nessuna
Santa fu tanto amata in Occidente quanto Santa Caterina". Grandi maestri della
pittura come il Beato Angelico, il Correggio, Rubens, Tiziano, Murillo,
immortalarono scene eroiche o tragiche delle lotte per la fede e del martirio
della Santa. Ma anche in Oriente si diffuse il culto e l'iconografia di Santa
Caterina. E' raffigurata con stemma e veste regale, circondata dagli oggetti dei
suoi studi, come penna, globo, libri e dallo strumento del martirio, la ruota.
La Santa è venerata in tutto il mondo cristiano e la Chiesa romana la commemora
il 25 Novembre. Proclamata patrona dell'Università di Parigi, è protettrice
degli studenti e delle sartine che ogni anno le dedicano la famosa "festa delle
Caterinette". Pur essendo Santa Caterina di Alessandria, la patrona di Campiglia,
i festeggiamenti cadono nella prima domenica di Agosto, in concomitanza con la
più recente festa del mare a La Spezia e l'ormai tradizionale Palio del Golfo:
per quale ragione questo spostamento di data ? Questa la spiegazione: 27
Maggio 1869- E' ricordata una festa in onore di S. Caterina fatta nell'Agosto
del 1868: Ci si domanda se la consuetudine di questa festa estiva in onore di
Santa Caterina sia iniziata prima del 1868; non siamo in possesso di dati per
rispondere affermativamente. Comunque anche se la prassi di questa festa fosse
anteriore all'anno 1868, non dovremmo allontanarci troppo da questa data. Sembra
che l'iniziativa di questa festa che come detto, annualmente si celebra nella
prima Domenica di Agosto, con grandi festeggiamenti e solennità, sia da
attribuirsi a Canese Michele, il quale sarebbe stato spinto a ciò dalla
constatazione che una festa in onore della Santa, nella stagione estiva avrebbe
richiamato più numerosi i forestieri, che non la festa annuale del 25 Novembre.
Infatti la festa di Agosto è ancora identificata come la "S. Cataìna der Micheo".